La catena del freddo sotto attacco: proteggere la logistica essenziale nell’era cyber

La catena del freddo sotto attacco: proteggere la logistica essenziale nell’era cyber

Da Axitea un approccio multilivello per affrontare le sfide informatiche della cold chain e trasformare la protezione cyber in un vantaggio competitivo

La catena del freddo, essenziale per la conservazione e il trasporto di prodotti sensibili come farmaci e alimenti, è oggi sempre più digitalizzata. Pur aumentando efficienza e tracciabilità questa evoluzione ha aperto nuove vulnerabilità: dal ransomware che blocca sistemi gestionali e dati critici (temperature, spedizioni), alla compromissione dei sistemi OT che controllano celle frigorifere e sistemi automatizzati, che si traduce in merce alterata o infrastrutture danneggiate.

A ciò si aggiunge il furto di dati sensibili di clienti, spedizioni o processi, che alimenta spionaggio industriale e frodi. Non meno pericolosi sono gli attacchi alla supply chain, che sfruttano le vulnerabilità di un partner per innescare interruzioni a cascata.

Proteggere la catena del freddo è quindi diventato un imperativo per garantirne continuità operativa e sicurezza. Per affrontare queste sfide, è indispensabile adottare un approccio strutturato e multilivello che integri tecnologia, processi e persone.

  1. Segmentazione della rete e protezione dei sistemi OT: molti sistemi industriali (PLC, SCADA, robotica) non sono stati progettati con la sicurezza informatica in mente. È fondamentale isolarli dalla rete IT tradizionale e implementare firewall industriali e sistemi IDS/IPS (Intrusion Detection/Prevention) specifici per gli ambienti OT al fine di limitare la propagazione di un attacco e garantire la continuità anche in caso di incidente.
  2. Protezione avanzata degli endpoint: con operatori e autisti che utilizzano dispositivi mobili connessi al sistema centrale, ogni endpoint rappresenta un potenziale punto di ingresso. È necessario proteggere questi device con soluzioni EDR (Endpoint Detection & Response) e implementare controlli di accesso basati su identità e localizzazione.
  3. Controllo accessi e gestione delle identità (IAM): anche un’autenticazione debole o un account privilegiato non monitorato possono diventare porte d’ingresso per gli attaccanti. Ciò si può prevenire con l’adozione dell’autenticazione a più fattori (MFA), di una gestione delle identità centralizzata e della regola del “least privilege” (minimo privilegio necessario).
  4. Formazione del personale e simulazioni di attacco: gli attacchi di phishing o social engineering spesso puntano sull’errore umano. Di conseguenza, formazione continua e simulazioni di campagne di phishing sono cruciali per mantenere il personale aggiornato e trasformarlo da potenziale anello debole a prima linea di difesa.
  5. Monitoraggio H24 e risposta agli incidenti: un Security Operation Center (SOC) è in grado di rilevare comportamenti anomali, reagire in tempo reale agli attacchi e coordinare una risposta strutturata. Per le realtà di medie dimensioni, servizi gestiti come il SOC-as-a-Service rappresentano una soluzione efficace e conveniente per assicurarsi la protezione, anche in assenza di competenze specialistiche.

La cybersecurity, quindi, non va più ritenuta un costo IT, ma un investimento strategico per la resilienza e l’affidabilità della logistica del freddo, garantendo così la continuità di un servizio essenziale per la società e la protezione dei prodotti che arrivano nelle nostre case.

Contenuto realizzato in collaborazione con Axitea

Per scoprire di più: www.axitea.com/it

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