Il nuovo hub Sonepar a Pomezia: la scossa dell’innovazione

Il nuovo hub Sonepar a Pomezia: la scossa dell’innovazione

Le strade che portano al nuovo hub logistico di Sonepar Italia a Pomezia (Roma) sono piene di mimose già fiorite: una gentile concessione del clima per rendere speciale l’inaugurazione dell’hub. L’occasione era importante: il nuovo polo – che sembra celebrare l’importante presenza più che decennale di Sonepar Italia nell’area di Pomezia – sarà fondamentale dal punto di vista strategico per un servizio ancora migliore nel Centro e nel Sud Italia nella distribuzione di materiale elettrico

Tutti i numeri del nuovo hub

Come sempre, meglio far parlare i numeri. Il polo logistico Sonepar Italia di Pomezia è frutto di un investimento di circa 30 milioni di euro, per un concentrato di tecnologia e automatizzazione che si estende su una superficie di 50mila metri quadrati (25mila dei quali sono coperti). Impossibile, al giorno d’oggi, non prestare attenzione al lato Green di questo tipo di interventi; ecco allora che la struttura viene fornita di un certificato di sostenibilità BREEAM – uno tra i più rilevanti a livello internazionale per quanto riguarda i green building con le sue dieci categorie di riferimento: gestione, salute e benessere, energia, trasporti, acqua, materiali, rifiuti, uso del suolo, inquinamento, innovazione – grazie alla scelta dell’azienda di investire non solo in sostenibilità nella fase di progettazione e costruzione dell’immobile ma anche nei successivi processi di gestione e manutenzione. Per fare un esempio, per l’hub di Pomezia sono stati acquistati macchinari in grado di sagomare in modo più efficiente gli imballaggi in base al tipo di prodotto spedito, riducendo del 50% i materiali utilizzati e consentendo di caricare più colli sullo stesso mezzo. Con conseguente abbattimento dei costi ambientali connessi.

Un investimento strategico

“Questo progetto nasce per servire il Sud Italia, un’area sempre più strategica per Sonepar Italia”, ha dichiarato Sergio Novello, Presidente e Amministratore Delegato Sonepar Italia in occasione dell’inaugurazione dell’hub. “Abbiamo scelto di investire su Pomezia, territorio in cui operiamo da anni, realizzando qui il secondo motore tecnologico della nostra rete distributiva. Il nuovo polo lavorerà in sinergia con il sito gemello di Padova, permettendoci di coprire con maggiore tempestività il Centro-Sud e le isole, migliorando così ulteriormente l’efficienza del servizio. L’investimento, sostenuto dal Gruppo internazionale, ci ha consentito di creare una struttura ad alta tecnologia che integra soluzioni avanzate di sostenibilità ambientale. Già nel primo anno, prevediamo che il sito sarà in grado di movimentare merce per circa 600 milioni di euro, pari a oltre un terzo del fatturato dell’azienda, per consegnarle in tempi rapidissimi al cliente. Inutile dire che crediamo che la combinazione tra efficienza logistica e presenza capillare sul territorio sarà un fattore chiave per la crescita, soprattutto se affiancata dalla spinta digitale del canale e-commerce, su cui Sonepar sta già investendo e su cui continuerà a investire con decisione.”

Focus su tecnologia e processi

“Il layout del magazzino è semplice e, soprattutto, razionale – ha detto Thierry Conte, VP Supply Chain Sonepar Italia, durante la conferenza di inaugurazione -, perché abbiamo messo la logica al centro della nostra logistica. Cuore dello stabilimento è il reparto minuteria che impiega la tecnologia AutoStore (reparto allestito con il partner Swisslog, ndr) e ospita 40 mila cassette in continuo movimento, azionate da 50 robot che si occupano del prelievo dei prodotti e dell’impilamento delle cassette, gestite poi dagli operatori nelle stazioni di picking & packing. Il materiale – ha detto Conte – è organizzato secondo dimensioni, dalla minuteria al materiale molto voluminoso, con zone separate: così siamo riusciti ad ottimizzare l’handling, oltre all’entrata e all’uscita della merce. Infine, abbiamo un’area di ricevimento raddoppiata rispetto alla vecchia struttura, nuove stazioni di inbound ad alta efficienza e una percentuale molto alta di prelievi di merce in zone limitrofe alla lavorazione successiva. Per fare un esempio, l’84% della merce è già vicina all’area di spedizione”.

Non c’è un unico cuore tecnologico nel nuovo hub di Pomezia: anche la linea di convogliamento con convogliatore a tre livelli – sempre attivata con il partner Swisslog – è progettata per servire oltre 2.500 clienti circa ogni giorno con i prodotti stoccati nell’hub che – altro fattore importante – saranno assortiti su scala locale in basa alla richiesta del territorio servito.

Insomma, è grazie all’automazione e all’ottimizzazione che l’azienda sarà in grado di spedire oltre 750 colli e 1000 righe d’ordine ogni ora. L’elevata automazione non consentirà solo di conseguire standard di efficienza e qualità più elevati, ma permetterà anche ai circa 90 addetti di operare in situazione di maggiore sicurezza, poiché consentirà al personale di ridurre i percorsi di spostamento e di avere maggior controllo su ogni fase del lavoro.

Attenzione a sicurezza ed ergonomia

Il focus sulla sicurezza è uno dei cardini del progetto più apprezzati dalle personalità politiche presenti all’inaugurazione. “L’automazione non è solo una questione di efficienza, ma anche di sicurezza – ha sottolineato l’onorevole Lucia Albano, Sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze -. Siamo felici che questo nuovo sito introduca nuove tecnologie che migliorano le condizioni di lavoro, riducendo i rischi per gli operatori, e anche innovazioni che permetteranno di dimezzare gli imballaggi, con grande vantaggio per l’ambiente”. Dal punto di vista sociale, poi, l’hub avrà anche un ulteriore impatto positivo sul territorio: “la creazione di nuovi posti di lavoro è sempre una buona notizia – ha commentato il sindaco di Pomezia, Veronica Felici – ma devo dire che siamo anche orgogliosi di ospitare sul nostro territorio uno degli hub logistici più tecnologici e innovativi d’Italia”.

Camilla Garavaglia

Estratto dell’articolo pubblicato sul numero di Marzo 2025 de Il Giornale della Logistica

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