Dalla Regione Emilia Romagna 3 milioni per incentivare lo sviluppo dei servizi merci ferroviari e fluvio-marittimi

Dalla Regione Emilia Romagna 3 milioni per incentivare lo sviluppo dei servizi merci ferroviari e fluvio-marittimi



Nell’ottica di ridurre inquinamento e congestione del traffico, via libera della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna alla graduatoria di un bando per favorire lo sviluppo del trasporto merci su ferrovia e altre modalità meno impattanti come i servizi fluviali e marittimi. Varato a fine 2019, il bando mette a disposizione 3 milioni di euro di contributi nel triennio 2020-2022 con due obiettivi: contribuire al miglioramento della qualità dell’aria e alla sicurezza della circolazione.

Sono state 18 le aziende del trasporto multimodale e della logistica che si sono candidate alla realizzazione di 37 nuovi servizi di movimentazione delle merci selezionati. Servizi che praticamente coprono tutto il territorio regionale e in qualche caso si spingono persino al di là dei confini regionali e persino nazionali.

“Il successo riscosso dal bando premia la validità delle scelte compiute – ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini –. Una strategia che punta a riequilibrare il sistema regionale del traffico merci, potenziando il servizio ferroviario intermodale e il trasporto fluviale e marittimo. Un ulteriore e significativo tassello che si va ad aggiungere agli altri interventi che abbiamo messo in campo all’insegna della mobilità green. Un pacchetto di risorse finanziarie che, nella delicata e difficile situazione che stiamo vivendo, può inoltre giocare un ruolo determinante per aiutare le imprese a ripartire dopo la fine del lockdown imposto dall’emergenza Coronavirus”.

Il prolungato stop subito da quasi tutte le attività economiche e produttive in conseguenza delle misure restrittive anti-Covid sta rendendo di fatto impossibile il rispetto da parte delle imprese vincitrici della tempistica e delle condizioni fissate dal bando, in termini sia di numero di nuovi collegamenti da effettuare, sia dei quantitativi di merci da trasportare. Per venire incontro alle esigenze delle imprese la Giunta regionale ha pertanto deciso la revisione delle “regole d’ingaggio” per il 2020, riservandosi poi un’ulteriore valutazione per i due anni successivi di durata degli interventi in base all’evolversi della situazione di profonda crisi economica.

Tra le novità introdotte, il periodo di riferimento per monitorare i servizi aggiuntivi effettivamente svolti e che danno diritto a ricevere i finanziamenti: anziché basarsi sui dodici mesi che vanno dal 2° semestre 2018 al 1°semestre 2019, si prenderà in considerazione il quadrimestre febbraio-maggio 2020, riparametrato a 12 mensilità. Inoltre, sono stati abbassati altri due parametri fondamentali come il numero minimo di collegamenti ferroviari da attivare10 all’anno anziché 30 – e le quantità di carico da trasportare, 6.600 tonnellate anziché le 20.000 inizialmente previste. Infine, l’attivazione effettiva dei nuovi servizi è stata posticipata al prossimo autunno, per dare alle imprese più tempo per riorganizzarsi al meglio dopo l’emergenza Covid-19.



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