Bobcat: cavalcare il cambiamento

Bobcat: cavalcare il cambiamento

È passato un anno dall’ingresso di Bobcat nel settore della movimentazione di materiali in ambito intralogistico. Un passaggio frutto del rebranding globale che ha portato all’integrazione di Doosan Industrial Vehicle (DIV) sotto il marchio Bobcat e che ha permesso all’azienda di mettere al servizio della linea di carrelli elevatori le numerose innovazioni sviluppate nel corso degli anni per le sue macchine compatte, oltre che caratteristiche quali connettività, prestazioni, sostenibilità e sicurezza.

Abbiamo chiesto un bilancio di questo primo anno a Sandro Bagno, Bobcat District Manager Material Handling Italia: “Siamo soddisfatti di questo 2024, che ci ha portato i primi risultati: il nostro focus per i prossimi mesi è ora quello di arrivare a un 3% sul mercato italiano dei carrelli controbilanciati e fare da rampa di lancio per arrivare nei prossimi anni al 5%. In particolare, abbiamo registrato ottimi risultati sulla parte delle macchine diesel, che hanno avuto un incremento significativo. Bene anche le macchine da magazzino, per le quali abbiamo iniziato ad essere più presenti, come macchine al litio, transpallet, stoccatori: il mercato del warehouse si sta aprendo in maniera smisurata”.

Sandro Bagno, Bobcat District Manager Material Handling Italia

La riorganizzazione della rete di vendita

Ma com’è cambiata la rete di vendita? “Abbiamo ristrutturato la rete di vendita con l’inserimento di due grandi dealer che arrivano dal mondo del construction, che sono DMO per l’Emilia-Romagna, Zanon e Ormac per tutta l’area che va da parte della Lombardia e la copertura totale del Trentino e Alto Adige – spiega Bagno -. La scommessa più attesa era proprio questa, di entrare sul mercato con questi nuovi attori. Parallelamente abbiamo riorganizzato la struttura interna, con una persona in più per la parte del customer service dei ricambi (Giulia Danuso), oltre alla storica figura del customer Service commerciale (Simona Grassi), e due district manager per l’Italia (Gianluca Perticarà), un responsabile per l’after market (Iulian Bucurescu) e uno per i ricambi (Andrea Oliva). Ancora, abbiamo ottenuto notevoli vantaggi in termini di tempestività nella consegna con il trasferimento del magazzino ricambi dal Belgio al magazzino centrale di Bobcat in Germania. Ad oggi, insomma, siamo a tutti gli effetti brandizzati Bobcat, non solo come vendita ma come organizzazione”.

L’importanza della formazione

Fondamentale per il percorso di crescita è l’affiancamento che l’azienda garantisce ai venditori, dando loro un’impronta più strutturata alla conoscenza della logistica e dell’intralogistica: “Abbiamo un reparto specifico, che è la Bobcat Institute, che si occupa proprio di formazione e affianca i venditori che non hanno esperienza nel material handling o vogliono approfondire con comparazioni di prodotto: la sede è vicino Praga, dove c’è il quartier generale di Bobcat Emea. Nell’intralogistica la formazione è molto importante – sottolinea Bagno -, perché bisogna rapportarsi al mercato con un approccio consulenziale. La sola vendita non è sufficiente: noi troviamo soluzioni a tutto ciò che il cliente utilizzatore deve movimentare, dopo un’attenta analisi delle sue esigenze, proponendogli dunque la migliore soluzione tra le nostre due linee, entry level e premium”.

Una gamma completa di prodotti

Guardando ai prodotti, quali sono quelli su cui Bobcat punta maggiormente? “Lo sviluppo del prodotto ha portato a una serie di interessanti innovazioni in Bobcat. Tra queste ci sono le macchine elettriche che Bobcat ha presentato sul mercato negli ultimi anni. Stiamo spingendo molto per esempio sul carrello 25/30 quintali elettrico, da 80 volt, sia premium che entry level: un carrello affidabile e dalle grandi prestazioni, è sicuramente il nostro punto di forza. Poi c’è tutta la gamma diesel, che è strategica, e nella quale stiamo puntando su portate più importanti, da 60-80-100 quintali: sebbene si tratta di macchine che stanno iniziando ad avere un’alternativa elettrica, permane sempre il problema della ri-alimentazione nel ciclo di lavoro. E poi c’è la nuova gamma al litio per il warehouse, presentata a Logimat 2025. Una linea su cui puntiamo perché le batterie al litio hanno una maggiore versatilità e capacità di risolvere problemi in termini di ricarica e continuità di lavoro rispetto alle altre. Insomma, abbiamo una gamma completa, che può contare su affidabilità e sicurezza e una storia prestigiosa alle spalle, che parte nel 1958!”.

Gabriella Grillo

Estratto dell’articolo pubblicato completo sul numero di Marzo 2025 de Il Giornale della Logistica

L’articolo Bobcat: cavalcare il cambiamento sembra essere il primo su Il Giornale delle Logistica.



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